LEKORU

Independent Curatorial Project

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Artista

Naeli

Titolo

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Tecnica

Fotografia Digitale

Biografia

Nata e cresciuta in Friuli, Naeli ha conseguito una laurea in Lettere Moderne a Padova. Al termine degli studi si è poi trasferita in Francia, dove ha conseguito una laurea in Arti dello Spettacolo a Lione. Oggi, è iscritta al corso di Culture Moderne Comparate all’Università di Torino. Naeli è fotografa autodidatta e continua a svilupparla, giorno dopo giorno, in modo totalmente indipendente e, a parte per l’aspetto teorico, sviluppato anche tramite il percorso universitario, le sue fotografie sono frutto di libera sperimentazione e ricerca. Naeli si occupa sia di fotografia plastique sia di reportage.

Tra i suoi lavori di reportage si possono menzionare dei progetti realizzati sulla condizione dei rifugiati in Francia e, da poco, ha ultimato il progetto fotografico di grande impatto visivo dal titolo “Senza Corpo”, visitabile su  www.senzacorpo.com, che narra a mezzo foto il fenomeno migratorio lungo la Rotta Balcanica.

L’opera

L’opera con cui partecipa alla call fa parte del più ampio progetto “Lockdown with mum”. Una sorta di esperimento per Naeli, in un periodo, quello del lockdown, in cui ha dovuto, come molti, rimettere tutto in discussione per ritrovare il proprio Essenziale. Il ritratto a doppia esposizione evidenzia questa sovrapposizione dimensionale, stressando l’impressione della lontananza e del distacco da un orizzonte che si fa sfocato. Punto fermo e focus della costruzione fotografica sono i corpi, pilastro e forza nella narrazione, che intrecciano un legame di complicità, umano, viscerale, forte come il moto delle onde. 

Naeli racconta con queste parole i momenti vissuti con sua madre durante la realizzazione di questo progetto:  

Durante questo lockdown mi sono trovata bloccata in Italia, senza più un lavoro né una casa in Francia dove poter rientrare. Mentre ero qui, chiedendomi cosa avrei potuto fare, mi sono girata e ho visto mia mamma. Da tempo volevo fotografarla, allora mi sono detta: perchè non fare delle foto assieme per divertirci? Così, senza rifletterci troppo, è nato questo progetto un po’ naif, un po’ incoerente, senza troppe pretese. Durante le nostre scene abbiamo riso, ma anche litigato, mia mamma non ne poteva più e, indisciplinata, si muoveva continuamente davanti alla fotocamera, ma si è comunque prestata al gioco alla fine. Nonostante tutto ci siamo divertite e abbiamo creato un nostro immaginario fatto di casa, stupidaggini visionarie e giornate invernali”. 

Il lockdown rappresentato come occasione che ha permesso all’artista di immergersi e ritrovare le ossa del suo tempo. 

Usando le parole di Naeli, “per me l’Essenziale non era invisibile, ma sommerso, come lo sono le radici nella terra, i ricordi nel vissuto del corpo, gli scheletri marini in fondo al mare.”

Website: https://annaelisabettaraffin.wixsite.com/annaelisabettaraffin